Le amiche di Pilates

Devo dirlo, da quando vado a camminare mi sento molto meglio. Mi piace passeggiare con le mie amiche per le strade di campagna. E' nato tutto quest'inverno, avevo voglia di perdere qualche chiletto di troppo, non che sia sovrappeso, però se la pancetta sparisse definitivamente mi sentirei meglio. Mi sono iscritta ad un corso di Pilates, e li ho conosciuto e fatto amicizia con 3 ragazze che di tanto in tanto alternano il pilates alle camminate in campagna.

Mi ha subito preso, e con l'arrivo della primavera inoltrata, le temperature che superano i 20 gradi, il piacere di passeggiare in campagna è aumentato costantemente. Certo io ho un debole per i profumi che la campagna ti lascia. Quando eravamo ancora fidanzati io e mio marito, ci "infrattavamo" con la sua moto, in una campagna qualche km distante dal centro. Ricordo benissimo il posto, il casolare abbandonato dove ci nascondevamo e soprattutto il profumo serale e silenzioso del fieno che mi rimaneva dentro. E' li che ho scoperto il mondo del sesso con tutti i sapori di una ragazzina ancora vergine ma con tutte le voglie di scoprire quanto sia esplosivo fare sesso amandosi. Ora mi sento proprio bene, mentalmente e soprattutto fisicamente. Più agile, più forte. Certo farsi 6/7 km a giorni alterni se pur passeggiando, aiuta molto a tenersi in forma. Poi i 70/90 minuti passano in fretta con le mie nuove amiche, si chiacchiera, si critica, fra donne, se c'è affiatamento, il tempo vola parlando di tutto sesso incluso. E si, anzi, soprattutto di sesso. Poi c'è quel ragazzo li in campagna che incontriamo tutte le volte, ci saluta, ci offre da bere, veramente una persona piena di se. 

Poi sa sempre quello che fa e quello che vuole, col suo fisico marmoreo, tutto muscoli ed abbronzatura. Ho anche notato che ogni volta che mi guarda, mi sento radiografata dalla testa ai piedi e la cosa non mi dispiace affatto. Oggi le mie amiche mi stanno tradendo, nessuna delle tre può uscire, ma io una giornata così bella non voglio perdermela. Ci saranno almeno 24 gradi ed un sole meraviglioso. Anche da sola esco comunque. Mi vesto: reggiseno, canotta smanicata, pantacollant attillatissimo, scarpe da running e occhiali da sole. 

Esco di casa, certo da sola non è la stessa cosa, mi mancano le chiacchiere delle mie amiche. In paese il tempo passa in fretta tra un auto e l'altra, qualcuno suona il clacson, i miei glutei non passano inosservati, uno rischia un tamponamento per guardarmi, io rido e tiro avanti. In campagna è più noioso, spero di non trovare cani randagi, aumento l'andatura, oggi batto il mio record. Caspita ho dimenticato da bere, ho sete, spero ci sia il ragazzo che incontriamo sempre con le sue bevande. Intanto si sente sempre più forte il profumo del fieno. In alcune zone appena tagliato emana un odore meraviglioso. Un brivido mi scende dalle spalle fin... giusti li.... "Buon giorno.... Sola oggi?" Eccolo il mio salvatore finalmente... "Dimmi che hai qualcosa da bere, cosa darei per bere qualcosa...". Mi guarda, il suo sguardo mi dice tante cose, si allontana un attimo poi torna con due birre ghiacciate. Quello che ci voleva, le apre con le mani nude, me ne da una e comincia a bere l'altra. 

Caspita però praticamente nudo, vestito con un paio di bermuda e scarpe malandate, null'altro, con quella birra in mano, così rozzo ma tanto eccitante. "Allora? Vedo che ti fa bene camminare?" "Si si, mi piace tantissimo, poi il fisico è ancora più bello". Mi giro di spalle per mostrargli tutto, all'improvviso sento una bella sculacciata al mio gluteo. Wow, che brivido, non faccio in tempo a pensare se arrabbiarmi o meno, con le sue mani mi afferra e mi stringe forte a lui, petto contro petto, sguardo contro sguardo, bacino contro... bacino. La birra vola via, sento subito qualcosa di duro tra le mie gambe..... "Il tuo fisico è perfetto", le sue labbra partono verso le mie, le sue mani afferrano i miei glutei, mentre i seni schiacciati sul suo petto nudo chiedono di sbordare. Io, immobile e passiva, prendo le sue labbra, lascio che la sua lingua si infili nella mia bocca e comincio un gioco tra lingue molto inebriante. Le sue mani mi sollevano di peso e mi trasportano nel suo terreno. Ci nascondiamo dietro una siepe, mi poggia a terra, le sue mani scivolano nei pantacollant, direttamente alla pelle nuda. 

Mi stringe il culo, me lo palpa, mi piace, mi sfila tutto sotto e comincia a schiaffeggiarmi in maniera quasi perfetta. Io con le labbra incollate alle sue, avvicino le mani ai suoi fianchi, li faccio scivolare giù verso la patta e verso l'unica sa che ancora ci separa. Via il bottone, giù la zip, giù tutto. Il suo cazzo dritto tra le mie gambe, vuole entrare, le allargo e sento che si infila sfiorandomi il clitoride. Mi sfila la canotta, via il reggiseno, siamo completamente nudi. Mi guarda, questa volta la radiografia è perfetta, io guardo lui, un bronzo di Riace con cazzo duro. Ci sfiliamo completamente tutto sotto, scarpe comprese. Mi gira, mani sul tronco, giù a quasi a 90 gradi, sento ancora una volta uno schiaffo che mi fa rabbrividire, la mia vagina è un lago, di colpo mi penetra. Le sue mani sui miei fianchi, spinge, spinge, spinge forte. Lo sento dentro tutto fino in fondo, le mie mani rischiano di scivolare screpolandosi lentamente su quella corteccia. Tengo duro, una mano ogni tanto fa capolino sul mio seno, lo stringe si sofferma sul capezzolo, ha capito che mi piacciono le maniere forti, mi tortura il capezzolo, mi piace ancora più forte, la sua mano risale, mi prende per i capelli da dietro la nuca, tira la mia testa indietro facendomi inarcare ancor di più e spinge più forte. Urlo di piacere, sto godendo, lui se ne accorge e non resiste, lo tira fuori e mi sporca il culo del suo seme continuando a muovere il suo membro con le mani. Si ferma, è sfinito, si poggia all'albero anche lui, mi guarda, un bacio...... Sa essere duro tanto quanto sa essere dolce. Ci rivestiamo, non riesco a camminare, e non so come tornare. Prende la sua auto, mi accompagna sotto casa, silenzio in macchina, apro la portella... "Alla prossima volta"... "Ok e tu quando passiamo non dimenticare la birra...".

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